Guida all’acquisto dei droni:
i consigli di Unieuro
Cos'è un drone, a cosa serve e soprattutto quanto costa? Per chi ha voglia di misurarsi con qualcosa di più di un modellino volante, ecco una guida alla scelta del drone perfetto.
Nati in ambito militare, i droni sono ormai croce e delizia anche di semplici appassionati di robotica e modellismo. Il loro nome tecnico è Unmanned Aerial Vehicles (UAV) e hanno diverse dimensioni, forme e funzioni. Possono essere controllati da terra o da remoto. I droni offrono la possibilità agli appassionati di cinema di girare video da prospettive prima impensabili. D'altro canto, gli appassionati di modellismo utilizzano questi quadrimotore per effettuare acrobazie aeree. A seconda del modello scelto, è bene sapere che, in caso di cadute rovinose o danni alla struttura, per tutti i droni in commercio sono disponibili pezzi di ricambio. Inoltre, chi ha voglia di affacciarsi a questo mondo ma non sa da che parte cominciare, può fare pratica sul simulatore di volo da smartphone che molte case produttrici mettono a disposizione. Sei pronto a prendere il volo col tuo drone?
I criteri da esaminare per la scelta di un drone sono tre: il budget, l'esperienza e l'uso che si vuole fare del drone. Ecco alcuni consigli da seguire per comprare il drone giusto per te.
Droni giocattolo
I droni giocattolo sono adatti a chi vuole iniziare a familiarizzare col concetto di volo. È possibile controllarli anche con un’app e, per i modelli più avanzati, è inclusa anche una fotocamera. Hanno un'autonomia ridotta in volo a causa del proprio peso. Ciò non toglie però che è possibile fare pratica per disegnare in volo le prime acrobazie. Se qualche parte viene meno, è possibile sostituirla con facilità grazie all'ampia disponibilità di pezzi di ricambio in commercio.
Droni da competizione
I droni da competizione sono adatti a chi ama competere con altri appassionati per acrobazie e video fatti con la propria macchina comandata a distanza. Possono essere gestiti in modalità FPV (first person view): l'utente guida il drone grazie alle immagini girate dalla videocamera integrata. I piloti di droni che partecipano a queste competizioni spesso modificano o costruiscono da sé gli apparecchi. L'obiettivo: limitare il più possibile il peso per avere prestazioni migliori.
Droni per riprese video
Nel caso dei droni per le riprese video le funzioni offerte sia dalla macchina che dalla telecamera sono le più evolute. Un esempio? La piattaforma volante è stabilizzata grazie al gimbal, sistema che riesce a compensare in modo rapido e reattivo i movimenti e le vibrazioni del drone. In alcuni casi la stabilizzazione è affidata alla stessa videocamera, che su questi modelli diventa già di ottima qualità. Aumentano anche il peso e l'autonomia della batteria, che arriva a garantire fino a 20 minuti di volo. Nella scelta del proprio drone, è bene considerare quelli che permettono di rimuovere la batteria, in modo da poterla sostituire con una carica di ricambio e continuare il volo. Nei modelli più avanzati il drone è in grado di ritornare alla propria base o atterrare da solo, se rileva un livello basso di batteria.
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Droni autonomi
Se non sei un asso della guida di oggetti radiocomandati volanti, puoi puntare su un drone completamente automatizzato per il volo. I droni professionali autonomi sono in grado di seguire una rotta preimpostata e gestirla attraverso le informazioni raccolte dal GPS integrato. Anche questi droni possono rimanere in volo per oltre 20 minuti, e dispongono di fotocamera per le riprese video o foto di alta qualità. Sono in grado di rilevare dati e risultano molto utili in ambito cartografico. Scelto per lo più da professionisti, il drone autonomo richiede competenze specifiche per la gestione delle applicazioni GPS.
Caratteristiche tecniche e limiti: tra velocità e radiocomando
È bene ricordare che al momento anche i droni più sofisticati non superano i 50 km/h di velocità in volo. Inoltre una delle criticità di questo oggetto è il contatto con il radiocomando. Il collegamento non va mai interrotto, dato che si basa sulle onde radio. I migliori modelli di droni recenti supportano le bande di frequenza dei 2,4 GHz e dei 5 GHz, porzioni di spettro usate dai dispositivi Wi-Fi. Per questo alcuni modelli vengono gestiti attraverso una rete wireless, ma solo se dotati di app in grado di recepire il segnale. La portata di questo segnale è di poco superiore ai 30 metri. Un’antenna esterna può ottimizzare la trasmissione del segnale. Se il drone esce dalla portata del radiocomando, i droni più economici continueranno il proprio movimento nella direzione impostata. I modelli più evoluti invece, grazie al GPS, possono tornare al punto d'origine del segnale radio.
Droni e sicurezza
I droni possono ferire animali e persone, nonché provocare danni. Per questo le parti più taglienti (come le eliche) sono solitamente protette. Ecco alcuni consigli per non farsi male:
- Non far mai volare il drone vicino persone o animali
- Impara a gestire il drone: memorizza i controlli e il loro significato
- Controlla ogni parte del drone prima di farlo volare (per rilevare eventuali danni parziali)
- Rispetta l'opinione di chi ti fa notare che il drone sta arrecando disturbo.
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