Il piano cottura a induzione: come funziona?

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Scopri tutto quello che c’è da sapere sul funzionamento del piano cottura a induzione

La tecnologia dell'induzione è stata utilizzata in cucina sin dai primi anni del 1900: tuttavia ha preso piede solamente negli ultimi anni, grazie a modelli sempre più efficienti in termini di costi e consumo energetico.  Oggi il piano cottura a induzione è spesso preferito al più classico piano cottura a gas, grazie alla sua precisione e ai tempi di cottura ridotti, caratteristiche predilette anche da molti chef.

Piano cottura induzione: come si usa
La cottura a induzione è molto diversa da quella a cui ci hanno abituati il gas.

Sotto ogni “fornello” è posizionata una bobina di rame (che funge da elettromagnete), che genera un campo magnetico a contatto con una pentola in metallo: la pentola deve essere adatta a questo tipo di cottura. Il campo elettromagnetico così creato produce corrente elettrica che scalda la pentola a contatto. Spostando la pentola eliminiamo lo scambio, quindi il piano cottura si spegne.

Differenze tra piano cottura a gas e piano cottura a induzione
Dopo aver compreso come funziona il piano a induzione, definiamo in cosa differisce dal piano classico. Principalmente le differenze sono nel tipo di cottura.

Mentre un piano cottura a gas sfrutta la conduzione termica (il gas trasferisce il calore dal fornello alla superficie da scaldare), l'induzione riscalda la pentola o la padella quasi istantaneamente grazie all’utilizzo dell’elettricità attraverso l'induzione magnetica. La cottura con piastra a induzione non ha dispersione, è una cottura uniforme. Quella a gas è meno efficiente dal punto di vista energetico per l’elevata dispersione termica della fiamma.  Durante la cottura la piastra a induzione rimane sempre abbastanza fresca: questo permette alcuni vantaggi, come ad esempio tenere vicino al piano cottura un libro, un tablet o il telefono con la ricetta da seguire. È evidente come questo non sia possibile con i fornelli a gas. Un fornello a gas sappiamo accenderlo correttamente: invece un piano cottura a induzione come si accende? Molto semplice: basta premere il tasto di accensione ON/OFF per 2-3 secondi e la spia di accensione si illuminerà. Non è necessario premere con molta forza: essendo touch basta una lieve pressione.

Piano cottura elettrico: come funziona e differenze con il piano a induzione
Il funzionamento di un piano cottura elettrico dipende molto dal modello. Ci sono modelli che funzionano tramite resistenza elettrica, altri con piastre alogene o ancora modelli ibridi che operano sia in elettrico che con gas.

Se guardiamo all’efficienza e ai consumi, la scelta è per il piano cottura elettrico con lampade alogene, posizionate sotto la superficie del piano cottura. Il calore si concentra direttamente sulla piastra e quindi sulla pentola, riducendo dispersioni di calore e mantenendo sotto controllo il consumo energetico. Riguardo l’alternativa ibrida, che sfrutta energia elettrica e gas, i più diffusi sono i modelli a 4 fuochi: 2 elettrici e 2 a gas. Il piano cottura elettrico radiante, invece, funziona con una resistenza elettrica che alimenta la piastra di cottura. Ecco alcuni svantaggi del piano cottura elettrico rispetto a un piano a induzione:

  • dopo lo spegnimento la piastra rimane calda per diverso tempo
  • le piastre tradizionali in alluminio tendono ad annerirsi
  • le piastre elettriche impiegano molto tempo a scaldarsi
  • il controllo della temperatura durante la cottura risulta più difficile.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della cottura a induzione?
Analizzando la fase di cottura e i conseguenti consumi, il piano cottura a induzione presenta molti vantaggi rispetto ai più tradizionali piani cottura a gas o elettrico.

Le gamme Frigidaire non solo ti aiutano a risparmiare sulla bolletta energetica, ma ti aiutano anche a portare i pasti più velocemente a tavola e, poi anche sono facili da pulire. Analizziamo i vantaggi nell’utilizzo di un piano a induzione:

  • L'induzione consente di controllare il calore in modo preciso, contrariamente al gas. Questo migliore controllo della temperatura riduce il rischio di cottura eccessiva o insufficiente, garantendo così ottimi risultati per le tue ricette;
  • Poiché l'induzione crea calore istantaneo all'interno del metallo di pentole e padelle, durante il processo di riscaldamento non viene sprecato calore. Ciò significa che l'acqua bolle fino al 50% più velocemente sui piani cottura a induzione rispetto ai piani cottura a gas;
  • La riduzione dei tempi di cottura riduce i consumi di energia, con un conseguente risparmio in bolletta;
  • Con la cottura a induzione si riducono le emissioni inquinanti;
  • Senza fiamma, si riducono sensibilmente le occasioni di incidenti domestici;
  • Una superficie molto più rapida da pulire;
  • Un risparmio nei mesi estivi sul raffrescamento: i fornelli a gas riscaldano le pentole e l’ambiente, processo che non si verifica con la cottura a induzione.
L’utilizzo dell’induzione implica, però, anche alcuni aspetti meno positivi. Vediamo alcuni svantaggi:

  • Le pentole e le padelle specifiche per l’induzione costano di più. Per la piastra a induzione si devono acquistare strumenti adatti a questo meccanismo. Stesso discorso vale per la moka: sarà necessario acquistarne una particolare. In alternativa esistono degli adattatori da usare per continuare a impiegare le classiche pentole, ma non è detto che il funzionamento sia perfetto;
  • Tecniche di cottura leggermente diverse. I tempi di cottura cambiano, la gestione della cottura è diversa. Bisogna abituarsi e non tutti sono disposti a cambiare “modo di cucinare”;
  • Il prezzo è più alto del classico piano cottura a gas, anche se bisogna bilanciare con il successivo risparmio in bolletta.

Pulizia della piastra a induzione: informazioni e suggerimenti
La pulizia di una piastra ad induzione è molto più veloce e facile rispetto al più classico piano cottura a gas.

Durante le preparazioni, la parte superiore in vetro liscio rimane fresca, così che gocce e schizzi non si attacchino e non brucino: sarà, quindi, più semplice pulirli. Per la pulizia si può utilizzare un panno umido, acqua tiepida e bicarbonato. Una volta a settimana, è consigliato usare una soluzione di acqua e aceto bianco. La cosa importante è usare sempre panni morbidi o spugnette specifiche per queste superfici.

Quali pentole usare per la cottura a induzione?
Come già detto, la cottura a induzione necessita di particolari pentole e padelle con il fondo esterno che si adatti al processo elettromagnetico.

Le pentole destinate all’induzione sono concepite con un fondo in materiale ferroso, poiché il passaggio di calore avviene come un’enorme calamita alimentata ad elettricità: attraverso il campo magnetico si trasferisce carole alle pentole. Le pentole per cottura a induzione sono prodotte con ghisa, acciaio, acciaio smaltato e acciaio inox, mentre non sono adatte quelle in vetro, ceramica, alluminio non smaltato e rame.

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Il piano cottura a induzione: come funziona?

Scopri tutto quello che c’è da sapere sul funzionamento del piano cottura a induzione

La tecnologia dell'induzione è stata utilizzata in cucina sin dai primi anni del 1900: tuttavia ha preso piede solamente negli ultimi anni, grazie a modelli sempre più efficienti in termini di costi e consumo energetico.  Oggi il piano cottura a induzione è spesso preferito al più classico piano cottura a gas, grazie alla sua precisione e ai tempi di cottura ridotti, caratteristiche predilette anche da molti chef.

Piano cottura induzione: come si usa
La cottura a induzione è molto diversa da quella a cui ci hanno abituati il gas.

Sotto ogni “fornello” è posizionata una bobina di rame (che funge da elettromagnete), che genera un campo magnetico a contatto con una pentola in metallo: la pentola deve essere adatta a questo tipo di cottura. Il campo elettromagnetico così creato produce corrente elettrica che scalda la pentola a contatto. Spostando la pentola eliminiamo lo scambio, quindi il piano cottura si spegne.

Differenze tra piano cottura a gas e piano cottura a induzione
Dopo aver compreso come funziona il piano a induzione, definiamo in cosa differisce dal piano classico. Principalmente le differenze sono nel tipo di cottura.

Mentre un piano cottura a gas sfrutta la conduzione termica (il gas trasferisce il calore dal fornello alla superficie da scaldare), l'induzione riscalda la pentola o la padella quasi istantaneamente grazie all’utilizzo dell’elettricità attraverso l'induzione magnetica. La cottura con piastra a induzione non ha dispersione, è una cottura uniforme. Quella a gas è meno efficiente dal punto di vista energetico per l’elevata dispersione termica della fiamma.  Durante la cottura la piastra a induzione rimane sempre abbastanza fresca: questo permette alcuni vantaggi, come ad esempio tenere vicino al piano cottura un libro, un tablet o il telefono con la ricetta da seguire. È evidente come questo non sia possibile con i fornelli a gas. Un fornello a gas sappiamo accenderlo correttamente: invece un piano cottura a induzione come si accende? Molto semplice: basta premere il tasto di accensione ON/OFF per 2-3 secondi e la spia di accensione si illuminerà. Non è necessario premere con molta forza: essendo touch basta una lieve pressione.

Piano cottura elettrico: come funziona e differenze con il piano a induzione
Il funzionamento di un piano cottura elettrico dipende molto dal modello. Ci sono modelli che funzionano tramite resistenza elettrica, altri con piastre alogene o ancora modelli ibridi che operano sia in elettrico che con gas.

Se guardiamo all’efficienza e ai consumi, la scelta è per il piano cottura elettrico con lampade alogene, posizionate sotto la superficie del piano cottura. Il calore si concentra direttamente sulla piastra e quindi sulla pentola, riducendo dispersioni di calore e mantenendo sotto controllo il consumo energetico. Riguardo l’alternativa ibrida, che sfrutta energia elettrica e gas, i più diffusi sono i modelli a 4 fuochi: 2 elettrici e 2 a gas. Il piano cottura elettrico radiante, invece, funziona con una resistenza elettrica che alimenta la piastra di cottura. Ecco alcuni svantaggi del piano cottura elettrico rispetto a un piano a induzione:

  • dopo lo spegnimento la piastra rimane calda per diverso tempo
  • le piastre tradizionali in alluminio tendono ad annerirsi
  • le piastre elettriche impiegano molto tempo a scaldarsi
  • il controllo della temperatura durante la cottura risulta più difficile.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della cottura a induzione?
Analizzando la fase di cottura e i conseguenti consumi, il piano cottura a induzione presenta molti vantaggi rispetto ai più tradizionali piani cottura a gas o elettrico.

Le gamme Frigidaire non solo ti aiutano a risparmiare sulla bolletta energetica, ma ti aiutano anche a portare i pasti più velocemente a tavola e, poi anche sono facili da pulire. Analizziamo i vantaggi nell’utilizzo di un piano a induzione:

  • L'induzione consente di controllare il calore in modo preciso, contrariamente al gas. Questo migliore controllo della temperatura riduce il rischio di cottura eccessiva o insufficiente, garantendo così ottimi risultati per le tue ricette;
  • Poiché l'induzione crea calore istantaneo all'interno del metallo di pentole e padelle, durante il processo di riscaldamento non viene sprecato calore. Ciò significa che l'acqua bolle fino al 50% più velocemente sui piani cottura a induzione rispetto ai piani cottura a gas;
  • La riduzione dei tempi di cottura riduce i consumi di energia, con un conseguente risparmio in bolletta;
  • Con la cottura a induzione si riducono le emissioni inquinanti;
  • Senza fiamma, si riducono sensibilmente le occasioni di incidenti domestici;
  • Una superficie molto più rapida da pulire;
  • Un risparmio nei mesi estivi sul raffrescamento: i fornelli a gas riscaldano le pentole e l’ambiente, processo che non si verifica con la cottura a induzione.
L’utilizzo dell’induzione implica, però, anche alcuni aspetti meno positivi. Vediamo alcuni svantaggi:

  • Le pentole e le padelle specifiche per l’induzione costano di più. Per la piastra a induzione si devono acquistare strumenti adatti a questo meccanismo. Stesso discorso vale per la moka: sarà necessario acquistarne una particolare. In alternativa esistono degli adattatori da usare per continuare a impiegare le classiche pentole, ma non è detto che il funzionamento sia perfetto;
  • Tecniche di cottura leggermente diverse. I tempi di cottura cambiano, la gestione della cottura è diversa. Bisogna abituarsi e non tutti sono disposti a cambiare “modo di cucinare”;
  • Il prezzo è più alto del classico piano cottura a gas, anche se bisogna bilanciare con il successivo risparmio in bolletta.

Pulizia della piastra a induzione: informazioni e suggerimenti
La pulizia di una piastra ad induzione è molto più veloce e facile rispetto al più classico piano cottura a gas.

Durante le preparazioni, la parte superiore in vetro liscio rimane fresca, così che gocce e schizzi non si attacchino e non brucino: sarà, quindi, più semplice pulirli. Per la pulizia si può utilizzare un panno umido, acqua tiepida e bicarbonato. Una volta a settimana, è consigliato usare una soluzione di acqua e aceto bianco. La cosa importante è usare sempre panni morbidi o spugnette specifiche per queste superfici.

Quali pentole usare per la cottura a induzione?
Come già detto, la cottura a induzione necessita di particolari pentole e padelle con il fondo esterno che si adatti al processo elettromagnetico.

Le pentole destinate all’induzione sono concepite con un fondo in materiale ferroso, poiché il passaggio di calore avviene come un’enorme calamita alimentata ad elettricità: attraverso il campo magnetico si trasferisce carole alle pentole. Le pentole per cottura a induzione sono prodotte con ghisa, acciaio, acciaio smaltato e acciaio inox, mentre non sono adatte quelle in vetro, ceramica, alluminio non smaltato e rame.

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