Con l’arrivo della bella stagione e l’innalzamento generale delle temperature, dotarsi di impianti di climatizzazione diventa praticamente necessario. Se stai cercando una soluzione comoda, che non richieda particolari lavori nell’abitazione e che ti permetta di rinfrescare l’ambiente di casa, una buona scelta è rappresentata dal condizionatore portatile. Come funziona e quali sono i vantaggi? All’interno di questa guida ci concentriamo proprio sui condizionatori portatili per permetterti di capire qual è la differenza con i condizionatori fissi, come funziona un condizionatore portatile e quali sono le varie tipologie esistenti. In questo modo sarà semplice e intuitivo scegliere quello più adatto alle tue esigenze e alle caratteristiche della tua abitazione.
Esistono due tipologie di condizionatori: quelli fissi e quelli portatili. Se il condizionatore fisso è installato direttamente nell’abitazione, la principale differenza con quello portatile è che quest’ultimo modello può essere mosso da una stanza all’altra tramite rotelle o apparecchi mobili. Sia che si tratti di un condizionatore fisso che di uno portatile, non c’è differenza per quanto riguarda la necessità manutenzione, perché entrambi i modelli richiedono una corretta e periodica manutenzione e pulizia ed è buona norma pulire il condizionatore, sia fisso sia portatile, all’inizio della stagione estiva e alla fine, ossia verso il mese di ottobre. Generalmente infatti i condizionatori sono apparecchi resistenti, che durano diversi anni, ma questo non significa che non possano verificarsi problemi. Se un condizionatore non raffredda, o non riscalda, o ancora rinfresca o riscalda poco, sarà importante intervenire prontamente in autonomia oppure affidandosi all’aiuto di un esperto per capire le cause del malfunzionamento dell’apparecchio e come risolverle.
Tra i vantaggi dei condizionatori portatili vi è la mobilità dell’apparecchio che consente di spostarlo da una stanza all’altra senza problemi, per adattarsi a qualsiasi ambiente interno. L’accortezza in questo senso è che, poiché questi modelli espellono l’aria calda all’esterno solitamente da un tubo flessibile, necessitano di essere posizionati nei pressi di una finestra e quindi potrebbero risultare vincolanti rispetto alla loro collocazione in una stanza. Infine, se è vero che un condizionatore fisso risulta essere generalmente meno rumoroso, il divieto di installazione di questo tipo di modello in alcuni complessi abitativi porta gran parte dei consumatori a scegliere l’opzione portatile.
I condizionatori portatili On/Off funzionano in parte in modo autonomo e in parte per mezzo di un intervento diretto sull’apparecchio: questi modelli infatti sono tecnicamente programmati per funzionare finché non raggiungono la temperatura impostata desiderata, dopodiché si spengono e si riaccendono solo in caso di variazioni. Si tratta di un sistema tendenzialmente meno costoso, ma che implicando continui sbalzi termici potrebbe comportare come conseguenza dei consumi maggiori. I condizionatori portatili Inverter, invece, sono dotati di una tecnologia autonoma che gestisce accensione e spegnimento in maniera ottimizzata a seconda della temperatura dell’ambiente. Nello specifico, un apparecchio di tipo inverter emette aria fredda alla massima potenza e diminuisce successivamente la propria potenza una volta raggiunta la giusta temperatura. Questo permette un risparmio economico ed energetico considerevole.
I condizionatori monoblocco sono composti da un’unica unità formata da frigorifero, compressore, ventola e tubo di scarico dell'aria calda che va posto fuori dall’abitazione, come ad esempio sul balcone o fuori da una finestra. I condizionatori con split, invece, sono formati da due parti: quella da cui esce l'aria fredda, da posizionare in casa, e il condensatore, da porre all’esterno. A collegare le due unità è un tubo flessibile che può essere fatto passare tra i battenti socchiusi di una finestra. Per quanto riguarda i dispositivi portatili per raffreddare l’ambiente, esistono poi i “raffrescatori evaporativi”. Si tratta di modelli contenenti al loro interno un serbatoio d’acqua e un pannello evaporativo attraverso i quali l’aria aspirata dall’ambiente esterno viene raffreddata mediante la nebulizzazione delle particelle di acqua e riemessa all’esterno. Il metodo di funzionamento di un raffrescatore evaporativo è efficiente e naturale ed è consigliato per rinfrescare ambienti di piccole dimensioni.
Fra questi possiamo ricordare:
Ecco i nostri consigli:
Con l’arrivo della bella stagione e l’innalzamento generale delle temperature, dotarsi di impianti di climatizzazione diventa praticamente necessario. Se stai cercando una soluzione comoda, che non richieda particolari lavori nell’abitazione e che ti permetta di rinfrescare l’ambiente di casa, una buona scelta è rappresentata dal condizionatore portatile. Come funziona e quali sono i vantaggi? All’interno di questa guida ci concentriamo proprio sui condizionatori portatili per permetterti di capire qual è la differenza con i condizionatori fissi, come funziona un condizionatore portatile e quali sono le varie tipologie esistenti. In questo modo sarà semplice e intuitivo scegliere quello più adatto alle tue esigenze e alle caratteristiche della tua abitazione.
Esistono due tipologie di condizionatori: quelli fissi e quelli portatili. Se il condizionatore fisso è installato direttamente nell’abitazione, la principale differenza con quello portatile è che quest’ultimo modello può essere mosso da una stanza all’altra tramite rotelle o apparecchi mobili. Sia che si tratti di un condizionatore fisso che di uno portatile, non c’è differenza per quanto riguarda la necessità manutenzione, perché entrambi i modelli richiedono una corretta e periodica manutenzione e pulizia ed è buona norma pulire il condizionatore, sia fisso sia portatile, all’inizio della stagione estiva e alla fine, ossia verso il mese di ottobre. Generalmente infatti i condizionatori sono apparecchi resistenti, che durano diversi anni, ma questo non significa che non possano verificarsi problemi. Se un condizionatore non raffredda, o non riscalda, o ancora rinfresca o riscalda poco, sarà importante intervenire prontamente in autonomia oppure affidandosi all’aiuto di un esperto per capire le cause del malfunzionamento dell’apparecchio e come risolverle.
Tra i vantaggi dei condizionatori portatili vi è la mobilità dell’apparecchio che consente di spostarlo da una stanza all’altra senza problemi, per adattarsi a qualsiasi ambiente interno. L’accortezza in questo senso è che, poiché questi modelli espellono l’aria calda all’esterno solitamente da un tubo flessibile, necessitano di essere posizionati nei pressi di una finestra e quindi potrebbero risultare vincolanti rispetto alla loro collocazione in una stanza. Infine, se è vero che un condizionatore fisso risulta essere generalmente meno rumoroso, il divieto di installazione di questo tipo di modello in alcuni complessi abitativi porta gran parte dei consumatori a scegliere l’opzione portatile.
I condizionatori portatili On/Off funzionano in parte in modo autonomo e in parte per mezzo di un intervento diretto sull’apparecchio: questi modelli infatti sono tecnicamente programmati per funzionare finché non raggiungono la temperatura impostata desiderata, dopodiché si spengono e si riaccendono solo in caso di variazioni. Si tratta di un sistema tendenzialmente meno costoso, ma che implicando continui sbalzi termici potrebbe comportare come conseguenza dei consumi maggiori. I condizionatori portatili Inverter, invece, sono dotati di una tecnologia autonoma che gestisce accensione e spegnimento in maniera ottimizzata a seconda della temperatura dell’ambiente. Nello specifico, un apparecchio di tipo inverter emette aria fredda alla massima potenza e diminuisce successivamente la propria potenza una volta raggiunta la giusta temperatura. Questo permette un risparmio economico ed energetico considerevole.
I condizionatori monoblocco sono composti da un’unica unità formata da frigorifero, compressore, ventola e tubo di scarico dell'aria calda che va posto fuori dall’abitazione, come ad esempio sul balcone o fuori da una finestra. I condizionatori con split, invece, sono formati da due parti: quella da cui esce l'aria fredda, da posizionare in casa, e il condensatore, da porre all’esterno. A collegare le due unità è un tubo flessibile che può essere fatto passare tra i battenti socchiusi di una finestra. Per quanto riguarda i dispositivi portatili per raffreddare l’ambiente, esistono poi i “raffrescatori evaporativi”. Si tratta di modelli contenenti al loro interno un serbatoio d’acqua e un pannello evaporativo attraverso i quali l’aria aspirata dall’ambiente esterno viene raffreddata mediante la nebulizzazione delle particelle di acqua e riemessa all’esterno. Il metodo di funzionamento di un raffrescatore evaporativo è efficiente e naturale ed è consigliato per rinfrescare ambienti di piccole dimensioni.
Fra questi possiamo ricordare:
Ecco i nostri consigli:
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