Come funziona il TV LED? Una guida sul funzionamento del televisore LED
Quando si cerca di capire quale sia il funzionamento dei televisori a LED, una delle prime domande che ci si potrebbe porre è cosa significa la tecnologia a LED.
Partiamo dalla terminologia. LED è un acronimo inglese che sta per Light Emitting Diodes (diodi che emettono luce) ed è proprio questo che è il LED, un tipo particolare di diodo ad emissione di luce. Nella pratica, il LED è un dispositivo formato da semiconduttori che sono in grado di produrre luce, in modo del tutto spontaneo, nel momento in cui sono attraversati dalla corrente elettrica. Ciò è possibile grazie al fenomeno definitivo elettroluminescenza. Grazie a questo funzionamento, i televisori al LED vantano luminosità, maggior precisione del colore, un miglior contrasto e adattabilità sia ad ambienti interni che esterni. Ma non solo, perché la tecnologia dei display LED è particolarmente apprezzata per le note curvabilità e flessibilità.
Come funziona un televisore a LED
La tecnologia del display a LED si basa su uno schermo a cristalli liquidi la cui caratteristica basilare è quella di generare l’immagine attraverso una retroilluminazione.
A produrre quest’ultima sono proprio i diodi ad emissione di luce, che rappresentano una fonte luminosa esterna rispetto al pannello di cristalli liquidi. Quando si parla di tecnologia tv a LED, ci si riferisce a quella che sostanzialmente è un’evoluzione dei display LCD. Mentre in quest’ultima tipologia di schermo è una lampada a fornire il fascio di luce, nello schermo a LED il fascio luminoso è prodotto da griglie oppure strisce di diodi ad emissione di luce. Grazie alla retroilluminazione, il fascio di luce collocato nella zona posteriore va a colpire il display e ogni pixel è poi generato dal singolo cristallo liquido. Il cristallo liquido fa passare o meno la luce, consentendo così all’immagine sullo schermo di prendere vita.
Qualità dei colori e contrasto
Andando ad analizzare più nel dettaglio le singole caratteristiche della tv a LED, per quanto riguarda la qualità dei colori restituiti sullo schermo la precisione è quasi perfetta, tanto più che quasi tutti i modelli oggi in commercio dispongono di risoluzione 8K con tecnologia Wide Color Gamut (WCG), che offrono gamme di colori più ampie, per un effetto assai prossimo a quello che si vive all’interno di una sala cinematografica.
E non è tutto perché la tecnologia a LED è anche in grado di migliorare i colori grazie ai nanocristalli. Il rapporto di contrasto non è certamente uno dei punti forti dei televisori a LED. Grazie al contrasto è infatti possibile separare le zone scure da quelle più chiare e ottenere infine neri più profondi. Tutto questo, sugli schermi a LED, risulta assai problematico per via della retroilluminazione. Il problema, se così può essere definito, è noto, ed è per questo che i produttori cercano di porre rimedio prevedendo la funzione Local Dimming, ideata proprio per far sì che le zone nere del display vengano oscurate.
Luminosità e immagini veloci
Se il contrasto non è il punto forte della tecnologia a LED, di sicuro lo è la luminosità.
Da quanto è stato detto finora, in merito all’utilizzo dei diodi ad emissione di luce, è facile capire perché la luminosità rappresenti il vanto dei televisori a LED. Tra l’altro, questa tecnologia si presta particolarmente bene quando il display viene posizionato in ambienti molti luminosi. Chi ha intenzione di collocare la tv a LED in una stanza costantemente illuminata dalla luce del sole, non avrà conseguenze negative scegliendo tale soluzione. Rappresentano invece un altro tallone d’Achille le immagini molto veloci che scorrono sullo schermo e che spesso possono provocare una sorta di sfocatura. Il fenomeno è noto come Motion Blur e nei televisori a LED è provocato dall’inerzia dei pixel, in base al tempo che impiegano per modificare il proprio stato.
Quanto dura un televisore a LED
La qualità di un buon televisore è data anche dalla sua durata, ossia dal periodo di utilizzo e fino al momento in cui l’utente sarà costretto ad acquistarne uno nuovo.
Da questo punto di vista i televisori con tecnologia a LED si sono rivelati, nel corso degli anni, assai affidabili e molto performanti in tal senso. Oltre a durare diverso tempo, con un utilizzo normale, non sembrano creare particolari problemi tecnici che richiedano manutenzione importante e frequente.
Come funziona il TV LED? Una guida sul funzionamento del televisore LED
Quando si cerca di capire quale sia il funzionamento dei televisori a LED, una delle prime domande che ci si potrebbe porre è cosa significa la tecnologia a LED.
Partiamo dalla terminologia. LED è un acronimo inglese che sta per Light Emitting Diodes (diodi che emettono luce) ed è proprio questo che è il LED, un tipo particolare di diodo ad emissione di luce. Nella pratica, il LED è un dispositivo formato da semiconduttori che sono in grado di produrre luce, in modo del tutto spontaneo, nel momento in cui sono attraversati dalla corrente elettrica. Ciò è possibile grazie al fenomeno definitivo elettroluminescenza. Grazie a questo funzionamento, i televisori al LED vantano luminosità, maggior precisione del colore, un miglior contrasto e adattabilità sia ad ambienti interni che esterni. Ma non solo, perché la tecnologia dei display LED è particolarmente apprezzata per le note curvabilità e flessibilità.
Come funziona un televisore a LED
La tecnologia del display a LED si basa su uno schermo a cristalli liquidi la cui caratteristica basilare è quella di generare l’immagine attraverso una retroilluminazione.
A produrre quest’ultima sono proprio i diodi ad emissione di luce, che rappresentano una fonte luminosa esterna rispetto al pannello di cristalli liquidi. Quando si parla di tecnologia tv a LED, ci si riferisce a quella che sostanzialmente è un’evoluzione dei display LCD. Mentre in quest’ultima tipologia di schermo è una lampada a fornire il fascio di luce, nello schermo a LED il fascio luminoso è prodotto da griglie oppure strisce di diodi ad emissione di luce. Grazie alla retroilluminazione, il fascio di luce collocato nella zona posteriore va a colpire il display e ogni pixel è poi generato dal singolo cristallo liquido. Il cristallo liquido fa passare o meno la luce, consentendo così all’immagine sullo schermo di prendere vita.
Qualità dei colori e contrasto
Andando ad analizzare più nel dettaglio le singole caratteristiche della tv a LED, per quanto riguarda la qualità dei colori restituiti sullo schermo la precisione è quasi perfetta, tanto più che quasi tutti i modelli oggi in commercio dispongono di risoluzione 8K con tecnologia Wide Color Gamut (WCG), che offrono gamme di colori più ampie, per un effetto assai prossimo a quello che si vive all’interno di una sala cinematografica.
E non è tutto perché la tecnologia a LED è anche in grado di migliorare i colori grazie ai nanocristalli. Il rapporto di contrasto non è certamente uno dei punti forti dei televisori a LED. Grazie al contrasto è infatti possibile separare le zone scure da quelle più chiare e ottenere infine neri più profondi. Tutto questo, sugli schermi a LED, risulta assai problematico per via della retroilluminazione. Il problema, se così può essere definito, è noto, ed è per questo che i produttori cercano di porre rimedio prevedendo la funzione Local Dimming, ideata proprio per far sì che le zone nere del display vengano oscurate.
Luminosità e immagini veloci
Se il contrasto non è il punto forte della tecnologia a LED, di sicuro lo è la luminosità.
Da quanto è stato detto finora, in merito all’utilizzo dei diodi ad emissione di luce, è facile capire perché la luminosità rappresenti il vanto dei televisori a LED. Tra l’altro, questa tecnologia si presta particolarmente bene quando il display viene posizionato in ambienti molti luminosi. Chi ha intenzione di collocare la tv a LED in una stanza costantemente illuminata dalla luce del sole, non avrà conseguenze negative scegliendo tale soluzione. Rappresentano invece un altro tallone d’Achille le immagini molto veloci che scorrono sullo schermo e che spesso possono provocare una sorta di sfocatura. Il fenomeno è noto come Motion Blur e nei televisori a LED è provocato dall’inerzia dei pixel, in base al tempo che impiegano per modificare il proprio stato.
Quanto dura un televisore a LED
La qualità di un buon televisore è data anche dalla sua durata, ossia dal periodo di utilizzo e fino al momento in cui l’utente sarà costretto ad acquistarne uno nuovo.
Da questo punto di vista i televisori con tecnologia a LED si sono rivelati, nel corso degli anni, assai affidabili e molto performanti in tal senso. Oltre a durare diverso tempo, con un utilizzo normale, non sembrano creare particolari problemi tecnici che richiedano manutenzione importante e frequente.